E’ un Rive d’Arcano concentratissimo quello che scende in campo a San Quirino per una partita che, visto il contemporaneo scontro N.Sacilese-Maniagolibero,  potrebbe essere determinante per la griglia finale di questo incredibile girone di Prima Categoria. Non ce ne vogliano gli amici dei gironi B e C ma qui è davvero un’altra storia. La seconda in classifica ha 69 punti e non è ancora certa della promozione e la cosa ancor più clamorosa è che al Maniagolibero potrebbero non bastare i 63 punti finali (in caso di vittoria nell’ultima giornata con il Diana) per poter partecipare ai play-off.
Crediamo sinceramente che non sia mai successo o perlomeno molto raramente.
Tornando alla gara odierna, Il San Quirino non ha più nulla da chiedere a questo campionato se non una vittoria di prestigio ma non può schierare la miglior formazione in quanto Del Degan (il bomber di casa siede inizialmente in panchina) è reduce da una contrattura e si è allenato poco in settimana, spazio quindi all’icona Caporal, oggi anche con la fascia di capitano al braccio.
I primi minuti vedono la squadra di casa in palese difficoltà se è vero che dopo 4 minuti Zarotti  ha già compiuto due miracoli ed è capitolato la prima volta su una splendida esecuzione di Trevisanato dalla sinistra . Il primo tempo scivola con gli ospiti assoluti padroni del campo che cercano di colpire ripetutamente con A. Pontoni, Zucchi e Tomini. Poi è sempre Zucchi che s’invola sulla destra , supera un paio di avversari in velocità e viene steso in area da Esposito: rigore netto. Trevisanato s’incarica della battuta ma viene ipnotizzato da Zarotti che però , per sua sfortuna, respinge la sfera mandandola sempre tra i piedi del 10 azzurro che insacca per lo 0-2.
Il secondo tempo inizia con un’azione personale di A. Pontoni che s’invola sulla destra e centra rasoterra per l’accorrente Trevisanato. Zoia, nel tentativo di anticipare l’attaccante commette il più classico degli autogol. Sullo 0-3 la partita sembra davvero finita anche se i minuti da giocare sono ancora tanti e Tomini, al 57’, rafforza la convinzione dei tifosi azzurri infilando di testa , su angolo di Lodolo, la palla dello 0-4.
Comincia la girandola delle sostituzioni e il mr gialloazzuro Diana rischia l’acciaccato Del Degan. Non sembra cambiare nulla ma al 77’ l’attaccante locale calcia da 25 metri indovinando l’angolino basso alla destra di Rota: 1-4.  Continua a giocare il San Quirino e a due minuti dal 90’ trova il 2-4 ancora con un’esecuzione dalla distanza del suo attaccante migliore. Altri due minuti e questa volta è spettacolare il fendente del “Delde” che porta i locali ad un incredibile 3-4 tra l’incredulità generale ed una paura che improvvisamente assale il popolo del Rive. Fortunatamente per gli uomini di Bovio, in preda ad un’inspiegabile paralisi, manca solo il recupero che il bravo arbitro Toffoletti fissa in quattro minuti. Non succede più nulla ma anche oggi la partita ha dimostrato come il calcio possa essere imprevedibile e come davvero la guardia, soprattutto quando la posta in palio è altissima, non debba e non possa essere mai abbassata. 
Scherzo del destino per il Rive d’Arcano che potrebbe (scongiuri e condizionale sono d’obbligo) aver trovato i punti determinanti alla promozione proprio sul campo che due campionati fa’ aveva sancito il ritorno in prima categoria della band del presidentissimo Minisini.