Gara di NON calcio quella vista oggi dal numeroso pubblico del “Picco” con una serie di interpretazioni arbitrali a dir poco confuse ed a scapito di entrambe le formazioni in campo ma con particolare riferimento agli uomini di casa , in otto (e quindi a rischio sospensione) per più di venti minuti nel finale di partita contro gli avversari ridotti in dieci.
Eppure dalla tribuna non si erano notati particolari situazioni di pericolosità o aggressività dei 22 in campo, che hanno interpretato la gara con le giuste motivazioni ma anche con estrema correttezza. 
Difficile da spiegare il comportamento della terna arbitrale che ha sventolato cartellini gialli e soprattutto rossi con una disinvoltura apparsa a volte addirittura spocchiosa ma che alla fine, da voci provenienti dagli spogliatoi, sembra si sia addirittura scusata per aver perso completamente il controllo di una gara che, ripetiamo, era apparsa assolutamente in linea con l’importanza che ne rivestiva.
La cronaca  recita di un buon avvio degli ospiti che già dopo due minuti sfiorano il vantaggio con Manzato, il cui rasoterra finisce a lato . Replicano gli uomini di Rossi che ci provano prima con Secli, testa centrale, e poi con Goz che , defilato sulla sinistra, spara sul portiere .
Al 18’ Del Degan sfugge al controllo di Colavetta , salta Lizzi in velocità e deposita in rete : 0-1.
L’attesa per il pareggio di casa dura solo cinque minuti, lancio lungo di Parpinel per Kabine che si libera e calcia, la palla deviata dalla difesa arriva sui piedi di Goz che insacca :1-1.
Ripresa che parte in modo identico alla prima frazione, stavolta è Zaami a calciare alto da buona posizione. Al 2’ minuto Colavetta interviene su Manzato, per il direttore di gara il fallo è da ultimo uomo con il centrale di casa che prende la via dello spogliatoio. La gara scorre senza sussulti fino al 21’ quando Roveredo, già ammonito, stende Kabine sul limite laterale destro della propria area; il fallo sembra di ordinaria amministrazione ma non per il sign. Pina che estrae il secondo giallo al capitano ospite riportando la gara in parità numerica. Al 28’ Degano , anche lui già ammonito, entra in tackle contemporaneamente all’avversario su un pallone in mezzo al campo, i giocatori sembrano proseguire tranne l’arbitro che interrompe per espellere il numero 2 di casa. Passano altri due minuti  quando Parpinel , anche lui già ammonito, cade insieme all’avversario: altro rosso sventolato tra lo sconforto degli uomini di Rossi che davvero sembrano avvolti in un incubo sportivo. 
A questo punto Mussoletto suona la carica ai suoi, conscio dell’occasione incredibile per dare il colpo di grazia ad una squadra già affranta da altri mille problemi.  Ed invece alla fine, dopo un miracolo di Lizzi su una conclusione ravvicinata,  a recriminare è il Rive Flaibano che nel recupero sfiora il vantaggio prima con Kabine, anticipato da un intervento non pulitissimo del difensore che potrebbe aver deviato di mano e poi da Tomadini , autore di un entusiasmante coast to coast , il cui grido è stato smorzato da un grande intervento di Onnivello.
Pareggio che alla fine non accontenta nessuno anche in virtù dei risultati degli altri campi ma che da a Rossi la consapevolezza di avere un gruppo di uomini veri che , partendo dalla grande prova di attaccamento alla maglia data oggi, può provare a risalire una classifica che si fa domenica dopo domenica sempre più difficile.
Mussoletto invece recrimina soprattutto per non aver approfittato del grande vantaggio concessogli dall’arbitro anche se dello stesso è rimasto vittima anche il suo capitano, autentico faro di questa squadra.